Trascrizione dell'intervento tenuto il 17 ottobre 2024 al Seminario Equilibri di Architetture Visibili e Invisibili  presso lo Spazio...

Ti regalo lo spazio e il tempo che senza di te non saprei occupare Non chiedo nulla in cambio Ho perfezionato l’arte di riempire di senso...

Nasconderete i nostri volti e i nostri corpi Oscurerete i nostri sguardi e la nostra voce Cancellerete le nostre impronte per...

Mia madre me l’hanno portata via un paio di forbici affilate affidate alla mano di chi di lei non sapeva niente

In occasione della Giornata mondiale del libro, alcune mie poesie che a vario titolo esprimono il mio amore per i libri e la lettura.

C’è una spina conficcata nella mia pelle Appartiene alla rosa che non è mai sbocciata nel tuo giardino

Non guardarmi mentre scrivo Mentre scrivo sono nuda sono indifesa

Ci sono tempi in cui l’unica voce capace di parlare e farsi capire in modo universale sembra essere quella della poesia

Nessun uomo è un’isola “ad ognuno di noi rimane la responsabilità della parte che egli ha nella vita dell’intero corpo” Qualcuno oggi per...

Brava bambina obbediente ed educata lavata e improfumata inquadrata come una tela nella cornice

Oggi, in occasione della giornata internazionale della donna, condivido alcune poesie tratte da Universi femminili:

Il lisoformio strofinato sulla superficie dei desideri sfregando con accanimento gli aloni lasciati dalle passioni disinfettando le ferite

Di amore e arte Di sguardi rubati all’infinito ...

E della testa chinata e avvolta in un panno di cera non ricordi il volto solo la nuca pesante

Il corpo di mia madre era un monumento Un altare su cui pregare per ottenere amorevole nutrimento

L’entropia dei sentimenti e delle umane passioni che ti trasforma e disorienta in un continuo trasferimento di calore di eccitazione e dolor

Il tuo corpo amico l’ho visto trasformarsi sotto il peso della malattia. Eri un’elegante gazzella, minuta, regale, con la pelle del colore

Invidio il tuo corpo e la tua mente che si abbandonano al sonno in un istante senza opporre resistenza,,,

Siamo intercapedini chiuse tra verticali distanze murarie Silenziose solitudini isolate e compresse Camere d’aria prive di respiro vitale

Padre che nelle notti del mio vegliare mi porgi risposte a domande che mai ti avrei osato fare ...