C’è una spina
conficcata nella mia pelle
Appartiene alla rosa
che non è mai sbocciata nel tuo giardino
da troppi altri fiori soffocata
Ha germogliato in silenzio
solo nella mia carne
spargendo profumati petali di insonnia
sul mio seno stanco
Ogni notte il suo bocciolo
si schiude al tocco disperato delle mie dita
e al mattino sboccia assetata
ricoperta di rugiada
Brama di essere colta
per morire fra le tue mani
e trasformarsi in memoria

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