Padre
che nelle notti del mio vegliare
mi porgi risposte
a domande che mai ti avrei osato fare
Mi detti parole
perché io sia megafono
del tuo remoto poetare
L’assenza tua è un vuoto
impossibile da colmare
Fosti un labirinto
da cui non ho ancora imparato come uscire
Un profumo che ancora mi capita di sentire
Un’ancora
che mi tiene salda nella bufera
Un faro
che mi ricorda
che c’è sempre una rotta da seguire
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