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  • Immagine del redattoreFlavia Novelli

Il mio Voice portrait poetico

Giovanna Iorio, poetessa e artista del suono romana residente a Londra, realizza ritratti unici di voci di poeti.

Ognuno di noi possiede un’impronta vocale unica che può essere rappresentata graficamente mediate uno spettrogramma in grado di mostrare la relazione tra le tre variabili che caratterizzano qualsiasi suono: la Frequenza (asse verticale), il Tempo (asse orizzontale) e l’Intensità (scala di grigi o colori).

Gli spettrogrammi realizzati da Giovanna non sono però semplici grafici, ma opere d’arte in cui suono, pittura e poesia si fondono.




Questo è il ritratto della mia voce, ricavato dall’audio pubblicato sula Poetry Sound Library, la mappa sonora poetica mondiale, ideata dalla stessa Giovanna Iorio, che raccoglie e geolocalizza le voci poetiche del passato e del presente… Per gli amanti della poesia, un paradiso digitale in cui trascorrere ore e ore in poetico ascolto!


Ed è proprio dall’ascolto di queste voci che – come mi ha spiegato in un’intervista che le ho fatto di recente – è nata l’idea dei voice portrait: “quando ho visto questa polifonia di voci sulla mappa ho cominciato a pensare che le voci siano anche delle tracce sonore uniche. Ho quindi ricavato, da alcune voci di poeti che ho scelto, degli spettrogrammi da cui poi ho realizzato delle riproduzioni colorate, artistiche, della traccia indelebile della voce del poeta. Sono dei Voice portrait, dove la voce del poeta è trasformata in quadro.”


Questa è la poesia che leggo nell’audio presente sulla mappa e da cui Giovanna ha ricavato il mio voice portrait:


Hai abbandonato la strada

da tua madre tracciata

Troppo lineare

diritta

ti sembrava un segno di sconfitta

Sui tornanti nei quali ti sei avventurata

cosa hai trovato?

Hai attraversato paesi

a lei sconosciuti

Assaggiato cibi

di cui a lei non è mai giunto

neanche l’odore

Amato più uomini

di quanti lei abbia mai sognato

Hai tardato a procreare

perché ti spaventava essere

come lei

madre

Ti sei ribellata alla genetica

camuffando ogni tratto

di somiglianza

Ma solo ora che

guardandoti allo specchio

Intravedi il suo riflesso

comprendi il senso del compromesso

fra discendere

e divenire


Una selezione di 12 ritratti è stata già ospitata al Fringe Festival di Bath mentre è attualmente in corso (26 novembre – 5 gennaio), a Londra, un’esposizione multimediale di gigantografie, con la possibilità di immergersi nel sonoro attraverso i colori.


La mostra Voice Portraits sbarcherà anche in Italia, dal 13 al 20 gennaio al Palazzo Genovese di Salerno, in occasione della rassegna "Le Luci e Il Mistero".

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