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  • Immagine del redattoreFlavia Novelli

Poesia senza senso o un senso pieno di poesia?



Cosa fa di una poesia una poesia?

È il contenuto o la forma?

La parola o il verso?

Il messaggio?

Il ritmo?

La musicalità?

Le regole?

L’originalità?

In tutta onestà non oso azzardare risposte perché davvero non ne ho le competenze.

Mi sembra già troppo azzardato pormi le stesse domande che in tanti altri, più legittimamente di me, si sono posti.

Ma forse per gioco, o per quella strana magia che la poesia a volte genera, questa notte mi sono abbandonata a formulare parole senza senso, o forse piene di senso, almeno per me.

Ho ripensato alla lettura di certe poesie in lingua originale di cui, pur non comprendendone il significato, magicamente mi sembrava di coglierne il senso, il sentimento.

Ho provato a giocare con i pensieri e le parole, traducendoli in lingue inventate, solo sonoricamente simili al francese, allo spagnolo o all’italiano.

Niente di nuovo, per carità. Non mi prendo sul serio, è solo un gioco.

Ho provato ad annullare la lingua reale, quella quotidianamente utilizzata, ad esprimermi attraverso parole inesistenti, inventate. Un tentativo di mettere alla prova il potere e la magia della poesia, per capire se sia possibile riuscire a comunicare anche senza un linguaggio codificato e condiviso, solo attraverso la suggestione di certe sonorità lessicali, di certe immagini vocali.

Credo che a volte sia possibile esprimersi senza utilizzare parole dotate di senso.

Magari, probabilmente, io non ci sono riuscita, ma è uno stimolo che avevo voglia di condividere, anche a rischio di espormi al ridicolo.


Cosansiè le vien can ven

Cosansiè le vien can van

Se vù can chi lè

la nuì can vien

Le ser pardè

vienne le buì

Ne san par vè

le con verdè

si tuà le gher

de suffrience

no passè

sivence de parlè



Le giarden de la mi fan

son vu la son

ne le valon

del nuì folen

Uan nuì

se com busiè

a la tremier

Mi suì acor

no jar se tien

ensè mi son

ensè mi nuit

cà siet encà

tu vien

Ensà

ancor

tu vien


Nosotros che lamos

despartido sienchilento

notravida encontrada

esperida

delonca vaga

chi tierra lucada

dondìa se cala

la perdura pardida

No es navaco che se espenda

No es premura che se volva

Semprada sola vida

Semprada solo tema

Sinche vada

no siè culva

No siè culva

sinche vada



Soliamo nela viela chiavere

Fiamo cavi su vadi nevi

Cu vede sede

non cada neghe

Si rede per fera

facterti sordi

che rede turgi un fagore

lemo di trefa

ma ser pera

chi gia la beca

chi became daso

oga rede

fer chieda mago

dense nova gira

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