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  • Immagine del redattoreFlavia Novelli

Passaggi Festival 2020: il 30 agosto serata in onore di Nicola Crocetti



Fare “Poesia”. Quarant’anni di un editore. Al Passaggi Festival di Fano, serata-evento in onore di Nicola Crocetti e consegna del Premio Passaggi


Io credo che il giorno che non ci sarà più la poesia, non ci sarà nemmeno l’uomo, sosteneva Giuseppe Ungaretti, convinto che l’uomo non potrà vivere senza poesia, perché essa rappresenta il secreto non solo di chi riesce, così per dono, s scriverla sulla carta, ma di tutti, poiché tutti l’hanno nell’anima. O l’uomo cessa di esistere, e allora al suo posto verrà fuori una specie di burattino che si muove automaticamente, o resta ancora uomo con tutte le sue qualità fondamentali (fantasia, sentimento, senso di comunione con gli altri, ecc.); in questo secondo caso, la poesia per forza continuerà a vivere.

Il grande poeta avrebbe senz’altro condiviso la scelta di Passaggi Festival – il festival della saggistica di Fano (PU) ideato e diretto da Giovanni Belfiori – di conferire quest’anno il Premio Passaggi all’editore Nicola Crocetti, che allo sforzo di far continuare a vivere la poesia ha dedicato gli ultimi quarant’anni della sua vita.

Tra i maggiori intenditori italiani di poesia, grecista e traduttore di poesia greca moderna e contemporanea, Nicola Crocetti fonda, nel 1981, la Crocetti Editore, battezzandola con la pubblicazione di Erotica, raccolta di poesie d’amore di Ghiannis Ritsos, tradotte dallo stesso Crocetti, che firma anche una breve introduzione in cui rievoca l’inizio dell’avventura editoriale, nata proprio sotto la stella dell’amico Ritsos, il quale, per augurargli buon vento, gli aveva appunto inviato poesie d’amore inedite, «calde della mia mano». La casa editrice, inizialmente votata alla pubblicazione di poeti greci moderni e contemporanei, si è in seguito aperta agli autori stranieri e italiani, fino alla più recente decisione di dare spazio, attraverso la creazione di tre nuove collane, anche alla narrativa di scrittori greci, sudamericani ed emergenti italiani.

Dieci anni dopo, nel 1991, Crocetti intraprende un’altra coraggiosa avventura, spinto dall’altruistica ambizione di mettere a disposizione della poesia italiana uno spazio autorevole ma accogliente e alla portata di tutti grazie al linguaggio non accademico: la rivista Poesia, unico periodico dedicato alla poesia che in Italia riesca a tirare una media di 20.000 copie a numero. L’idea innovativa è quella di mettere il poeta in primo piano, a partire dalla scelta di dedicare la copertina intera al volto del poeta (il primo fu Giorgio Caproni). Forse lo scatto più singolare finito su una copertina di Poesia è proprio quello di un inedito Giuseppe Ungaretti mentre mangia una mela cotta, con il cucchiaino offerto dalla sua ultima compagna, Nella Mirone. Crocetti aveva visto i provini di quelle foto, le ultime scattate al poeta (che morì pochi giorni dopo), nell’archivio della fotografa milanese Paola Mattioli e chiese il permesso di Nella Mirone per pubblicarle. «Quella copertina – ricorda Crocetti – è uno dei piccoli vanti della mia rivista perché in quell’immagine, che fece molto arrabbiare la figlia di Ungaretti, Ninon, c’è molta tenerezza e poesia». ‘«Si tratta di foto molto affettuose, che mostrano un Ungaretti domestico e solare, privo di quella retorica che vorrebbe i poeti ritratti sempre con aria pensosa al loro tavolo di lavoro». «Ritengo di aver fatto una cosa molto bella, di aver offerto un ricordo affettuoso di Ungaretti in una delle sue immagini più poetiche». La storia recente dell’impegno editoriale di Nicola Crocetti vede l’entrata della Crocetti editore nel Gruppo Feltrinelli e la trasformazione della rivista Poesia da mensile a bimestrale, presente non più in edicola ma in libreria. Ma, sostiene Crocetti, Poesia «continuerà a essere quello che era. Saremo io e i miei collaboratori a farla, senza l’assillo di non sapere se il prossimo numero potrà uscire». Sullo stato della poesia oggi in Italia, Crocetti si mantiene ottimista: «La buona poesia esiste, e si trova. Si trova nelle raccolte pubblicate da una miriade di piccoli editori, che la cercano come Diogene il Cinico, di giorno con una lanterna, cercava l’uomo, e che la pubblicano con passione e sacrifici. Si trova nelle molte riviste a circolazione limitata. E si trova, anche se mescolata a tonnellate di spazzatura, in quello sconfinato oceano che è il web».

Nicola Crocetti ritirerà il premio domenica 30 agosto, alle 22, alla suggestiva Chiesa sconsacrata senza tetto di San Francesco, a Fano, nella serata-evento, promossa insieme a La Lettura-Corriere della Sera, che chiuderà l’ottava edizione di Passaggi Festival. Sul palco, insieme a Crocetti, ci sarà Antonio Troiano, caporedattore delle pagine culturali del quotidiano di Via Solferino e responsabile de La Lettura da quando, nel 2011, il settimanale è tornato in edicola dopo un lungo periodo di silenzio. Con Crocetti e Troiano ci saranno anche il critico letterario de La Lettura Roberto Galaverni, Fabrizio Lombardo, poeta e redattore della rivista letteraria Versodove, Nando dalla Chiesa e Giovanni Belfiori. Accompagneranno la serata le letture di Eugenio Fabbri Manuelli.

«Nell’assegnare il premio, abbiamo sempre privilegiato – spiega il presidente del Comitato scientifico di Passaggi Festival Nando dalla Chiesa – persone di valore che abbiano saputo interpretare e valorizzare la società attraverso il loro comportamento, le loro azioni. In questo caso, premiamo Nicola Crocetti per l’opera meritoria che ha svolto in campo editoriale: attraverso la poesia, che a volte si fa saggio potente, ci ha permesso di leggere meglio il mondo, di interpretarlo puntando sulle emozioni.»


Articolo pubblicato il 6 agosto 2020 su Librinews

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