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Immagine del redattoreFlavia Novelli

La gestione del tempo

Capita anche a voi di pensare che il tempo abbia cominciato a scorrere a un’altra velocità? Che abbia modificato forma, sostanza, consistenza?

Questo tempo dilatato eppure inoperoso che sembra custodire in modo geloso il suo spazio, dove non ci lascia entrare se non con il pensiero e con la lista di tutti i nostri buoni propositi e desideri che a fine giornata non vediamo mai realizzati.

Nella foga di occupare tutto questo nuovo tempo a disposizione soffochiamo per mancanza di ossigeno, perché non abbiamo ancora imparato a respirare lentamente.

Inquietamente accumuliamo nella mente progetti da realizzare, tutti quelli che il tempo precedente non ci ha dato modo di attuare.

E finiamo per essere più frustrati di prima nella affannosa rincorsa a cercare di riempire ogni istante di cui disponiamo.

Perché la gestione del tempo è la cosa più difficile da imparare.

Perché ci sarà sempre qualcosa che lasceremo andare, che non riusciremo a trattenere, una vita che non siamo capaci di vedere e possedere.

E così, ora che abbiamo più tempo, ce lo lasciamo cadere dalle mani.

Invece di viverlo, lo pensiamo, pesiamo e analizziamo. E alla fine lo sprechiamo.



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