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Immagine del redattoreFlavia Novelli

Da cosa ci libera la poesia?



Ho questa immagine sul mio account Twitter.

L’ho scelta d’impulso, tempo fa, perché a pelle mi aveva colpito e mi piaceva quella scritta così assertiva, “La poesia è liberazione”, senza se e senza ma, senza giri di parole, dubbi o elucubrazioni: è così, è un dato di fatto. E per tutto questo tempo l’ho effettivamente accettato come un paradigma indiscutibile.

Poi stasera, così all’improvviso, rileggendola per l’ennesima volta, a quell’affermazione mi è venuto da incollarci un punto interrogativo. Non un interrogativo dubitativo, ma - diciamo così - “esplicativo”. Mi sono cioè chiesta da cos’è che veramente ci libera la poesia?

La risposta è stata un elenco, non ragionato e non esaustivo, che condivido qui, sperando che qualcuno lo voglia arricchire, contraddire, confermare o smentire.


La poesia ci libera:

Dal cinismo

Dall’indifferenza

Dalla realtà

Dai canoni imposti

Dalle regole

Dall’incomunicabilità

Dalla superficialità

Dalla solitudine

Dall’aridità di sentimenti

Dalla mancanza di empatia

Dal disamore

Dalla distanza

Dall’assenza

Dal vuoto

...

56 visualizzazioni1 commento

1 comentario


barbaraninni
25 sept 2019

La poesia ci libera. Punto.

Perché è un canto libero. Come quelle canzoni che inizi a canticchiare senza nemmeno averci pensato su...


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