Quale periodo migliore di quello delle vacanze per dedicarsi alla lettura?
Soprattutto se si è in inverno, nella tranquillità di una casa di montagna, abbandonarsi alle pagine di un buon libro, seduti in poltrona davanti al camino o a letto sotto un caldo piumone, è un piacere impareggiabile.
Tra i libri che mi hanno tenuto compagnia durante queste feste natalizie, mi sento di consigliare “Ci diciamo l’oscuro. La storia d’amore tra Ingeborg Bachmann e Paul Celan” di Helmut Böttiger (Neri Pozza).
Böttiger ci regala una ricostruzione attenta e puntuale del contesto storico, politico e culturale in cui, nell’arco di vent’anni, si snoda la relazione sentimentale e intellettuale tra i due maggiori poeti in lingua tedesca del Novecento.
Di Ingeborg e Paul l’autore riesce a cogliere e restituire le più complesse sfaccettature delle personalità, consentendo al lettore di avvicinarsi a loro in modo empatico così da comprenderne l’espressione poetica e le apparentemente contraddittorie scelte sentimentali ed esistenziali.
A tutto ciò Böttiger aggiunge un’originale e meticolosa analisi dei testi dei protagonisti che, mettendo in evidenza le profonde correlazioni, i continui rimandi e le reciproche influenze, dimostra quanto la relazione fra i due poeti si muovesse di pari passo sul piano sentimentale e su quello letterario.
Il carteggio tra Bachmann e Celan, pubblicato da Nottetempo, è oltremodo coinvolgente e di grande interesse ma ne suggerisco la lettura solo dopo aver letto Böttiger, o aver comunque approfondito la conoscenza della vita e della relazione dei due poeti, perché il libro, a mio parere, non offre un’adeguata contestualizzazione dell’intricato scambio epistolare.
La traduzione, inoltre, appare a volte un po’ troppo letterale e ciò non sempre consente di cogliere importanti sfumature lessicali.
Palahnuk, come sempre, strepitoso!
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