di 𝗣𝗶𝗽 𝗪𝗶𝗹𝗹𝗶𝗮𝗺𝘀
Avevo già la mia selezione di letture estive ma poi, alla Mondadori Bookstore, mi imbatto ne 𝑰𝒍 𝒒𝒖𝒂𝒅𝒆𝒓𝒏𝒐 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒆 𝒑𝒂𝒓𝒐𝒍𝒆 𝒑𝒆𝒓𝒅𝒖𝒕𝒆, opera prima di 𝗣𝗶𝗽 𝗪𝗶𝗹𝗹𝗶𝗮𝗺𝘀, e il resto passa in secondo piano.
Un romanzo come non ne leggevo da tempo.
Una documentata, accurata e affascinante narrazione dei decenni di ricerca e studio che portarono alla stesura dell’Oxford English Dictionary.
Sono gli anni in cui le donne possono studiare ma non diplomarsi o laurearsi; gli anni delle rivendicazioni femminili per rivestire un ruolo attivo nella società; gli anni delle suffragette; gli anni della Prima Guerra Mondiale.
La protagonista scopre quanto le parole siano fondamentali per definirsi e dedicherà la sua vita a raccogliere e salvare dall’oblio le parole delle donne e del linguaggio comune.
P.S. Scommettiamo che ne trarranno un film?