Flavia Novelli
24 set 20191 min
Le nostre mani
si addormentano dopo di noi
molto dopo di noi
che non abbiamo il coraggio
di attraversare la notte
ad occhi aperti
Le nostre mani restano sveglie
per prendersi gioco
dei nostri corpi abbandonati
dimenticati
Li accarezzano in silenzio
Al buio li esplorano
Come lampi di tuono
annunciano un temporale
Ma poi si arrendono
al primo segnale di risveglio
Si intrecciano le dita le une alle altre
in un ultimo tango
E quando irrompe il giorno
resta solamente
il flebile ricordo
di un sogno